Addio allo scontrino fiscale cartaceo

Vi capita mai di fare pulizia nel portafoglio? Io più o meno due volte l’anno mi rendo conto che il mio portafoglio é diventato talmente gonfio (non di denaro purtroppo) che potrei tranquillamente trovarlo seduto al bar mentre si sorseggia il caffé. Dentro ci sono cose che non mi capacito possano essere finite li: biglietti da visita di gente che non ho mai sentito nominare, valute di viaggi fatti in paesi lontani che vorrei sapere che cazzo me ne faccio di un dollaro namibiano nel portafoglio, tessere rigide di 300 supermercati tranne il mio e tanti tanti tanti scontrini. Ecco gli scontrini dimostrano da sempre la loro inutilità soprattutto per il fatto che, vi sarete accorti, tutti quelli che avete nel portafoglio sono diventati bianchi. “Mi raccomando, conservi lo scontrino” in realtà significa “mi raccomando, quando torna a casa, cerchi una fotocopiatrice (che sono pieno così di fotocopiatrici a casa) e faccia la copia dello scontrino da conservare che se no l’originale sbiadisce e quando le serve per la garanzia, col cazzo che rimane valido”.

Ecco, finalmente si sono resi conto che nell’era del digitale, forse forse, sarebbe il caso di mandare in pensione lo scontrino fiscale cartaceo. Nella nuova Manovra Economica in discussione alla Camera esiste una proposta che prevede l’introduzione dello scontrino elettronico negli esercizi commerciali con un fatturato annuo di 400mila euro. Questo a partire dal 2019. Dal 2020 poi lo scontrino elettronico dovrebbe essere esteso a tutte le attività commerciali.

Questo serve su due fronti. Il primo é che l’Agenzia delle Entrate potrà avere sotto controllo in tempo reale tutti i dati relativi agli incassi, le vendite ecc… (una gioia). Noi invece potremmo cominciare a fare a meno del registratore di cassa analogico, oltre a diventare anche più ecofriendly.

Soprattutto, avremo il portafoglio molto più snello, nei secoli, dei secoli…Amen.

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