Quelli che ballano la musica dance anni ’90

Per la rubrica “Dimmi che locale frequenti e ti dirò chi sei” quest’oggi affrontiamo quella categoria specifica di persone che vanno in discoteca solo ed esclusivamente per ballare (e ricordare) la musica dance anni ’90 (o inizio anni 2000). Avete presente Molella, Gabry Ponte e il grande Capitano Gigi D’agostino? Ecco, questa categoria di persone segue i loro beniamini in tutti gli eventi a loro dedicati, quasi come un fan impazzito fa con il suo cantante preferito.

Negli ultimi tempi, una delle tendenze delle notte è proprio quella di riportare il popolo della notte verso il tunz tunz tunz tipico della musica dance anni ’90. Discoteche che dedicano serate fisse settimanali a questo genere musicale, festival grandi e meno grandi, nel nord, nel centro e nel sud Italia, che creano eventi intorno ai dj degli anni ’90. Si canta a squarcia gola I’m Blue da ba dee da ba daa degli Eiffel 65 e A a ben, warem a ben ben di Gigi D’agostino, dove non importa se vicino a te hai i tuoi amici, o una famigliola con tanto di bambini, l’importante è abbracciare, saltare e divertirsi.

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Alle serate dedicate alla musica dance anni ’90 ci sarà di sicuro l’ex tamarro anni’90, ormai invecchiato, che ha messo su casa e prole, ma che alle parole di “Giordy” di Gabri Ponte ha gli occhi lucidi mentre rivanga i begli anni passati, dove in macchina con la cassetta degli 883 e sulle note di “Sei un Mito”, si recava allo Studio Z (a ballare in maniera improponibile). Oppure lo zarro di periferia, cresciuto a pane e Disco Radio, che ricorda i tempi del Booster e del bomber arancione, delle Silver o le Squalo ai piedi, che poga a centro pista facendo sclerare le “tipelle fighette” che li guardano inorriditi.

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Il mood, in ogni caso, è quello dei ricordi; quello di ricordare i tempi in cui non c’erano gli iPhone, dove non c’era Facebook e Twitter; il tempo in cui l’hashtag era semplicemente il cancelletto del telefono; i tempi in cui si aveva decisamente meno, ma in cui, forse, si stava meglio.