Il 21 aprile 1989 usciva in Giappone una console che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo del videogioco: il Game Boy. Solo pochi mesi dopo, il 31 luglio 1989, arrivò negli Stati Uniti, e poi, nel 1990, in Europa, dove conquistò il cuore di milioni di appassionati. Oggi, nel 2026, celebriamo i 36 anni di questa piccola, grande leggenda portatile.
Un “mattone” diventato mito
Quando uscì, il Game Boy fu subito soprannominato “il mattone” per via della sua forma tozza e del suo colore grigio spento. Eppure, in quel piccolo schermo verde-nero da 2,6 pollici, si nascondeva un mondo intero. Era robusto, semplice da usare e… portatile! Per la prima volta, si poteva giocare ovunque: in treno, sul divano, sotto il banco a scuola (non ditelo ai prof).
Tetris, il gioco che ha conquistato il mondo
Il vero colpo di genio fu includere nella scatola un gioco semplice ma ipnotico: Tetris. Creato in Unione Sovietica, Tetris divenne il compagno perfetto per il Game Boy. Bastavano pochi minuti per essere catturati dal ritmo dei blocchi che cadevano e incastrarli diventava una sfida zen. Oggi, è ancora considerato uno dei videogiochi più influenti di tutti i tempi.
Alcune curiosità che (forse) non sapevi:
- 💥 Indistruttibile davvero: Un Game Boy sopravvissuto a un’esplosione durante la Guerra del Golfo è esposto ancora acceso al museo Nintendo a New York.
- 🔋 Pile da record: Funzionava con 4 pile AA e poteva durare anche più di 30 ore. Altri tempi, altro che power bank!
- 🎮 Game Link Cable: Fu uno dei primi dispositivi a permettere di giocare in due con un cavo. Chi non ha fatto almeno una sfida a Pokémon Red vs Blue?

Perché lo amiamo ancora oggi
Il Game Boy non aveva grafica in 4K né audio surround, ma aveva magia. Ha aperto le porte a generazioni di giocatori, ha fatto nascere saghe leggendarie come Pokémon, The Legend of Zelda: Link’s Awakening, e Metroid II.
Oggi, nel 2026, lo vediamo ancora nei collezionisti, nei remake moderni, nei meme e nei cuori di chi ha passato ore sotto la coperta con una lucetta per giocare di nascosto. E nonostante siano passati 36 anni, quel “mattone magico” continua a ispirare.
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