8 marzo: sciopero dei mezzi travestito da lotta femminista

Siete pronti per l’arrivo dell’8 marzo? Sappiate che quest’anno, oltre ai perizomi leopardati e ai boa di struzzo dovrete anche prepararvi ad imprecare in armeno perché é stato annunciato uno sciopero dei mezzi pubblici. 

Si, avete letto bene, di venerdì, il giorno della festa della donna. E volete sapere la cosa più assurda? Lo sciopero é stato indetto proprio per le donne. Ora, io non sono una donna, e forse non capisco. Ma ho provato a chiedermi quanto potrebbe essere felice una donna che lavora o che deve portare i figli a scuola o che ha i cazzi suoi da fare, quanto mai potrà essere felice di essere costretta a prendere la macchina e rimanere bloccata nel traffico per riuscire a fare tutto? Oppure chi deve partire per godersi finalmente il weekend libero dopo una settimana di merda ed i treni o gli aerei vengono stoppati.

Nessuno discute gli ideali, sicuramente nobili, che si nascondono (forse troppo) dietro l’iniziativa, ma non c’era proprio altro modo? Ad organizzarlo é stato il gruppo Non Una di Meno insieme ad Usb, Usi Ait, Cub e Sgb. I trasporti pubblici, così come i treni e gli aerei potrebbero fermarsi per ben 24 ore.

Lo sciopero si chiamerà Sciopero Femminista Globale, e giuro che mi piacerebbe tanto che qualche donna esprimesse il suo sincero parere a riguardo, perché chi vi scrive non riesce a smettere di pensare che é come se ATM e banda avessero trovato lo sponsor adatto per unire una bella rottura di palle a dei, ripeto NOBILISSIMI, principi.

Detto questo l’8 marzo nei locali succederà sempre il delirio, e spesso vedremo l’insensatezza e la frenesia di alcuni comportamenti che sembrano spazzare via anni ed anni di lotta per il rispetto della donna. Ma la bellezza di tutto questo é anche data dal fatto che la donna é libera di scegliere, e quindi che si diverta come meglio crede. Noi l’ameremo sempre.

Lo sciopero no, quello rompe solo i coglioni, a tutti.

Sciopero femminista Milano 8 marzo