Ciao Ezio Bosso. Grazie di tutto!

“Io li conosco i domani che non arrivano mai
conosco la stanza stretta
e la luce che manca da cercare dentro

Io li conosco i giorni che passano uguali
fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore

conosco la paura di quei domani lontani
che sembra il binocolo non basti

ma questi giorni sono quelli per ricordare
le cose belle fatte
le fortune vissute
i sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci

questi sono i giorni per ricordare
per correggere e giocare
si, giocare a immaginare domani

perché il domani quello col sole vero arriva
e dovremo immaginarlo migliore
per costruirlo

Pperché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognare

Perché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per uno

Adesso però state a casa pensando a domani

E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…

Io li conosco I domani che non arrivano mai
Conosco la stanza stretta
E la luce che manca da cercare dentro

Io li conosco i giorni che passano uguali
Fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore

Conosco la paura di quei domani lontani
Che sembra il binocolo non basti

Ma questi giorni sono quelli per ricordare
Le cose belle fatte
Le fortune vissute
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci

Questi sono i giorni per ricordare
Per correggere e giocare
Si, giocare a immaginare domani

Perché il domani quello col sole vero arriva
E dovremo immaginarlo migliore
Per costruirlo

Perché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognare

Perché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per uno

Adesso però state a casa pensando a domani

E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…

E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…”

Ezio Bosso è stato un direttore d’orchestracompositore e pianista italiano.
Si avvicinò alla musica all’età di quattro anni, grazie ad una prozia pianista e al fratello musicista. Con la sua famiglia ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza in Borgo San Donato, abitando in via principessa Clotilde. Ha raccontato di aver conosciuto in conservatorio Oscar Giammarinaro, che in seguito divenne il cantante degli Statuto, e suonò con questo gruppo per circa un anno e mezzo con il nome d’arte di Xico, incidendo con il gruppo l’album di debutto Vacanze (pubblicato dalla Toast Records) fin quando ne sarebbe stato cacciato, disse scherzando, “perché facevo troppe note”.

A 16 anni esordisce come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre europee. È l’incontro con Ludwig Streicher a segnare la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna. Nel 2011 subisce un intervento per l’asportazione di una neoplasia ed è anche colpito da una sindrome autoimmune. Le patologie non gli impediscono inizialmente di continuare a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, il peggioramento di una malattia neurodegenerativa, verificatasi in quello stesso anno ed all’inizio erroneamente indicata dai media come SLA, lo costringe nel settembre 2019 alla cessazione dell’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.

Dalla primavera del 2017 Bosso è testimone e ambasciatore internazionale dell'”Associazione Mozart14″, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, portati avanti dalla figlia Alessandra.

Muore il 14 maggio 2020 nella sua casa di Bologna all’età di 48 anni a causa dell’aggravarsi di un tumore con il quale conviveva da molti anni.