I clienti sono maleducati? La discoteca chiude!

Maleducazione, arroganza e strafottenza nei confronti di chi sta lavorando, l’assidua caccia all’ingresso gratis o ad un posto nel privé senza pagare sono i tanti motivi che ha portato il proprietario di uno dei locali più in voga delle nottate di divertimento a chiudere (temporaneamente) in segno di protesta nei confronti di chi va a ballare e si comporta in maniera incivile.

La mancanza di rispetto ha vinto ancora e, a perderci, sono tutti coloro i quali, tra dipendenti e clienti, non potranno più lavorare e divertirsi nella discoteca Village Summer Disco di Varese.

La scelta estrema è stata spiegata sulla pagina Facebook dalla stessa direzione che si dispiace per chi ha sempre frequentato il locale con educazione e rispetto. “Per ora è un arrivederci … forse”

La discoteca di Varese chiude per colpa dei clienti insomma, nella speranza di lanciare un messaggio contro la maleducazione. Il proprietario porta poi diversi esempi a difesa della sua decisione:

“Aldilà di qualsiasi vostra deduzione, interpretazione o invenzione non abbiamo chiuso perché ci mancano i permessi, perché ci hanno fatto chiudere, perché è successo qualcosa di irreparabile o perché non funziona l’impianto o per problemi tecnici come in precedenza abbiamo annunciato… 
Bensì abbiamo chiuso perché CI AVETE ROTTO IL CAZZO!

Siamo saturi dei vostri litigi, la vostra arroganza, la vostra supponenza, la vostra maleducazione, la vostra ignoranza, la vostra mancanza di rispetto per chi lavora, il vostro tutto dovuto, le vostre attese al cancello per ore aspettando uno sguardo amico per non pagare, per bere gratis, per sentirsi protagonisti con un bracciale del privèe.


Siamo stufi del vostro “fammi il drink carico”, il vostro “Bro”, il vostro “Zio”, il vostro “Fra” quando non sappiamo nemmeno chi siete.
Siamo esausti dei vostri documenti falsi, quelli sul telefono, le vostre denunce di smarrimento, i vostri sono amico di … Ci spiace per il restante 99% dei clienti che sono fantastici!

Per ora arrivederci… FORSE!”