JRF Festival Torino: il jazz che non ti aspetti

Che idea avete del jazz? Io l’ho sempre trovato noioso, fino a che non ho capito che non é una musica da ascoltare a casa mentre fate la doccia. O meglio, potete anche ascoltarlo così ma davvero rischiate di morire annegati perché colti all’improvviso da un sonno. Ho scoperto il jazz ad un live. Era un posto terribile a Berlino. Mi hanno trascinato in una villa decadente situata in mezzo ad un parco dove il topo più grande era grosso quanto Splinter delle Tartarughe Ninja. Paghiamo 5 euro di biglietto e saliamo al primo pianto della casa fatiscente. Entriamo in una stanza con la tapezzeria tutta rovinata, ma riusciva a trasmettere un senso di calore, grazie anche alle gialle. Le finestre erano tutte chiuse, come se fossero sbarrate, e dentro si fumava. Praticamente aver recuperato in 10 minuti gli ultimi 30 anni da non fumatore, é iniziata una jam session che ha lasciato tutto il pubblico esterrefatto. Erano dei mostri di bravura, pronti ad improvvisare perfettamente su qualunque cosa. Sono uscito da lì più arricchito, e anche stupito perché in mezzo a quel letamaio di birre, avevano anche del gin premium.

Da quel momento il jazz mi ha affascinato, l’ho trovato in film come La La Land o Whiplash (stesso regista), ma anche in festival che vale la pena citare. Tra questi c’é un grande classico, il Jazz Re:Found Weekender. Classico perché sulle scene da 10 anni, prima a Vercelli ed ora a Torino, ma tutt’altro che classico per quanto riguarda la proposta. Il festival infatti propone spettacoli che esplorano diversi generi musicali tra cui la black music, la house e la dance, oltre che al jazz naturalmente.

Il 7 e l’8 dicembre potrete assistere ai live di Joe Armon Jones e gli show/dj set di Jayda G, Bugz In The Attic, Mr G e Dj Jhalab. Più tanti altri nomi come Nu Guinea, Mafalda e Antal. 

Ci rendiamo conto che non si parla di nomi conosciuti ai più, ma l’evento é tutto da scoprire.

JRF Festival Torino