Ocean’s 8: la recensione NO SPOILER

In collaborazione con ACINIdiCINEMA.it

Ormai dovreste aver capito che quando le saghe esauriscono il loro potenziale, c’è sempre da prendere in considerazione lo spin off. E se non ci sono dei personaggi così interessanti da trasformare in protagonisti come si fa? Fioccano i parenti. Era troppo allettante l’idea di creare il corrispettivo di George, Brad, Matt e banda al femminile, così a continuare la saga, incominciata con Ocean’s Eleven, è la sorella di Danny (George Clooney), et voilà: Ocean’s 8.

Proprio come nella Bibbia, tanto per esser un po’ blasfemi, dalla costola di George, arriva Debbie Ocean, interpretata da una Sandra Bullock così piallata in faccia da rendere il filtro bellezza di Instagram una robetta. In 5 anni, 8 mesi e 12 giorni di prigione, Debbie ha pianificato il colpo più grande della sua vita: derubare un collier di diamanti che indosserà al Gala del MET di New York la famosa attrice Daphne Kluger (Anne Hathaway). Ovviamente scatta il reclutamento della squadra, rigorosamente girl power, che prevede un cast stellare tra cui la complice storica Lou Miller (Cate Blanchett – Blue Jasmine), la ricettatrice Tammy (Sarah Paulson che praticamente è Adele, ma più magra), l’hacker Nine Ball (Rihanna), la stilista Rose (Helena Bonham Carter incredibilmente in un ruolo non burtoniano) e poi due meno conosciute, i tratti orientali di Awkwafina e quelli indiani di Mindy Kaling.

Sembra la pubblicità della Benetton, ma il gruppo è ben assortito e divertente nel suo insieme, non da spaccarsi dalle risate, ma nemmeno da chiedersi “perché” (come per il remake di Ghostbusters). Ocean’s 8 è diretto da Gary Ross (Hunger Games, Pleasantville) ed è esattamente come ce lo si aspetta, molto femminile con tanto di serata di gala, abiti da sera, parata di star e conseguenti camei dal mondo di Hollywood e dalla moda. Aleggia un po’ di Diavolo Veste Prada nell’aria, sarà anche per la presenza della Hathaway. É una commedia comunque piacevole che segue la linea dei precedenti film con tanto di preparazione al colpo, svolgimento e ‘mossa kansas city’. Facile come il tema di terza media.

Unica presenza maschile di rilievo è quella di James Corden, avete presente? Quello che fa il karaoke in macchina negli Stati Uniti.

Ocean’s 8 è approvato con la speranza di vedere qualcosa di più nel 9 e nel 10. No, non si sa niente a riguardo, ma vuoi non chiudere il cerchio come per Star Wars?

Ocean's 8 la recensione no spoiler