Skyscraper: la recensione no spoiler del nuovo film con The Rock

Al cinema d’estate non si vede granché, ne abbiamo parlato più volte. Se siamo fortunati in Italia esce qualche blockbuster tra luglio ed agosto, ma per il resto nebbia in Val Padana. I nomi forti di questa estate 2018 saranno sicuramente il sequel di Ant-Man e Mission Impossible Fallout (il sesto capitolo della saga). C’era però moltissima attesa anche per questo film burinissimo ad alto budget con The Rock. Abbiamo visto in anteprima Skyscraper e diciamo che se vi ingolfate di popcorn e Coca Cola, il film è anche godibile.

Will Sawyer, veterano di guerra e agente dell’FBI, perde una gamba durante una delicata operazione per portare in salvo degli ostaggi. Dieci anni dopo, con una moglie e due figli, viene chiamato ad Hong Kong dove inizia a lavorare come responsabile della sicurezza in un avveniristico grattacielo nuovo di zecca. Ma il grattacielo più alto e più sicuro del mondo prende improvvisamente fuoco, e dentro c’è la famiglia di Will.

Bentornati negli anni ’80. Ce lo ripetiamo da quando gli eighties sono tornati prepotentemente di moda, in tutti campi così come al cinema. Per fare un film d’azione grezzo ed anni ’80 come Skyscraper serviva l’attore che più si avvicina alle icone del cinema d’azione di quel periodo: Dwayne Johnson. The Rock è uno di quegli attori che da solo porta avanti la pellicola, buca letteralmente lo schermo, ed in genere lo fa usando i cazzotti. Se non ci fosse lui, Skyscraper sarebbe una vera boiata con tanti effetti speciali, ma con l’omone che si prodiga a fare di tutto per salvare la sua famiglia a centinaia di metri d’altezza, c’è da divertirsi. Certo, hanno calcato un po’ la mano con la fantasia. Nella vita reale il 90% delle cose che vedrete non possono succedere, ma non è questo che ci interessa. L’importante è divertirsi giusto?

Se prendete un po’ di Trappola di Cristallo e lo miscelate con un po’ di Mission Impossible, avete il film che esce giovedì al cinema, ma non vi aspettate che sia memorabile come la battuta di John McClane: Yippie Ki-Yay figlio di puttana!

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