Terminator ritorna al cinema: la recensione di Destino Oscuro

Ma come, Terminator al cinema? Ancora? Con Arnold Schwarzenegger? ANCORA? Dai che lo abbiamo pensato tutti. Eppure all’ennesimo film della saga, finalmente posso dire di essere uscito dalla sala soddisfatto di aver visto un bel sequel, divertente, adrenalinico e ben equilibrato.

Un motivo sicuramente c’é. É tornato ufficialmente papà James Cameron, che si é ricomprato i diritti e ha supervisionato il lavoro dell’ottima regia di Tim Miller (quello del primo Deadpool).

Quindi Terminator Destino Oscuro ufficialmente dove si colloca? É un sequel diretto di “quelli belli” ovvero Terminator 1 e Terminator 2. Tabula rasa su tutto quello che é successo in mezzo con Terminator 3Terminator SalvationTerminator Genisys e la serie tv. E meno male. 

E qui cosa succede? É un po’ la storia che in qualche modo si ripete. C’é il grande ritorno di Sarah Connor (Linda Hamilton), ormai una anziana badass, e c’é un cattivissimo terminator mandato dal futuro con l’intento di cambiare le sorti del mondo e lasciarsi alle spalle un sacco di morti.

Destino Oscuro funziona fin dai primi minuti del film. C’é un’atmosfera cupa ed una regia coinvolgente, inoltre le sequenze d’azione ti tengono incollato allo schermo come se fossi il prossimo a rischiare di prenderti una badilata in fronte. Grande presenza scenica per la neo arrivata Mackenzie Davis che in quanto a botte non ha nulla da invidiare a The Rock. 

E poi c’è Schwarzy. Quando entra in scena lui, vecchio, con quell’accento austriaco e quell’ironia anni ’80 sono applausi da standing ovation. La paura era che abusassero del suo personaggio in modo insensato e ridicolo, invece se la giocano con molto equilibrio. 

Per tutto il resto é come fare un bel tuffo nel passato. Io mi sono divertito.