Tuffi nel Naviglio Grande, l’ultima trovata degli imbecilli a caccia di like

Diciamoci la verità, noi milanesi siamo sempre stati un po’ invidiosi dei romani solo per un motivo: le fontane. Si perché noi a Milano abbiamo tante cose, ma non abbiamo queste grandi fontane rilevanti. Questo significa niente Fontana di Trevi e niente Anita Ekberg che grida “Marcelloooooooo” a tarda notte senza turisti intorno. Lo stesso effetto non si può certo ottenere nella fontana di fronte al Castello Sforzesco. Certo il bagno nella Fontana di Trevi diventa un po’ meno poetico se a farlo non è la Ekberg, bensì Aida Nizar del Grande Fratello. Per fortuna i vigili sono li apposta per multare gli imbecilli.

Finalmente anche Milano si è portata al passo con Roma. Con le fontane? No, con i coglioni. 

Pare che in questa estate, dove la colonnina di mercurio sta raggiungendo delle temperature drammatiche, tra i 38 ed i 40 gradi, alcuni sveglioni e certi turisti abbiano pensato bene di rinfrescarsi nell’unico bacino in centro a Milano: i Navigli. 

Le persone normali cercano di uscire il meno possibile, godersi l’aria condizionata di casa ed ufficio, oppure fuggire al mare, invece il decerebrato mentale ha pensato bene di rompere le balle alle forze dell’ordine per dimostrare sui social network quanto sia cool bottarsi nel Naviglio. La sfida dell’estate prevede il tuffo dai parapetti del Naviglio Grande, della Darsena e dal ponte della Chiesa di S. Cristoforo. 

Per i procacciatori di like, più è vietato, meglio è. Così ormai è la gara a cercare di aggirare la Polizia Locale che con il gommone tenta di multare gli imbecilli tra cui si annoverano personaggi muniti di gonfiabili e materassini. 

Che poi, il problema più grande, non è tanto la vietata balneabilità per motivi di sicurezza, ma lo schifo. Avete presente cosa c’è nel Naviglio grande? A fare il bagno li siete voi, le papere, le nutrie, i sorci e talvolta anche le biciclette del bike sharing.

Darsena Milano tuffi nel Naviglio