La doggy bag potrebbe arrivare in tutti i ristoranti in Italia

Sapete vero che cos’é una doggy bag? Io l’ho scoperto nel 2009. Ero a Miami in età adolescenziale, avevo deciso di avventurarmi con alcuni amici a provare l’esperienza della Winter Music Conference. Due settimane di eventi, feste, alcol e tanta musica. Avevamo un amico che viveva lì da qualche anno, ed una sera ci porta a mangiare in una di quelle orripilanti catene americane dove tentano di riprodurre la cucina italiana, purtroppo con scarsi, scarsissimi risultati. Pasta con aglio ovunque, broccoli come unica verdura e salse da tutte le parti. Io feci la cazzata delle cazzate, mi feci consigliare il piatto “da provare assolutamente” e mi arrivo un piatto di pasta con un petto di pollo adagiato sopra ed i gamberi saltati a completare il piatto. Era qualcosa di incomprensibile per un italiano, così ne avanzai gran parte. Con grande sorpresa me li riconsegnarono in una piccola box al momento del conto. Lì per lì ho pensato che fosse una punizione, della serie “non li hai mangiati e adesso te li finisci a casa”, ma poi mi spiegarono che la cosiddetta doggy bag era la normalità da quelle parti. 

Per quanto ingurgitare quella pietanza orribile il giorno dopo, ho pensato che la doggy bag fosse un’ottima idea. Principalmente ti offre la possibilità di non sprecare il cibo, uno degli aspetti che detesto di più al ristorante. E poi gli avanzi, alcuni, sono anche più buoni il giorno dopo. Può capitare di ordinare di più per errore ed essere sazi prima del tempo, e tutto ciò che viene ordinato va pagato, quindi tanto vale avere la possibilità di consumarlo in un altro momento.


In Italia esiste chi lo fa da tempo, ma c’è ancora questo sottotesto che compare su tutti quelli che chiedono la doggy bag: “barbone”. E allora molti preferiscono ancora avanzare per vergogna. In tanti paesi la doggy bag è già obbligatoria in molti ristoranti che offrono una box con gli avanzi a tutti coloro che ne fanno richiesta.


In Italia non è ancora obbligatoria. Molti ristoranti non dispongono di contenitori per gli avanzi, ma presto potrebbe diventare obbligatorio. La proposta arriva dagli organizzatori del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino grazie ad una petizione lanciata su Change.org.


Sono state raccolte centinaia di firme per richiedere che sia presentata una proposta in Parlamento per rendere obbligatorio in tutti i ristoranti il “cestino degli avanzi”. E sembra che un provvedimento sia già in preparazione. Speriamo perché sarebbe una splendida idea.