Sei indignato per il successo di Unposted? Sei un imbecille

È uscito al cinema il documentario su Chiara Ferragni ed incredibilmente è diventato il film evento con più incassi nella storia del cinema italiano. E scrivo incredibilmente, ma non per il motivo che probabilmente penseranno in molti.
In 3 giorni il documentario su Chiara Ferragni ha letteralmente spaccato. Roba che non si vedeva un affluenza del genere per un prodotto italiano dai tempi dell’uscita del film di Zalone. La Ferragni è riuscita a smuovere una fetta di pubblico incredibile e questo non fa altro che giovare al cinema italiano (non se la passa certo benissimo). Non ho ancora visto il documentario, lo recupererò più avanti, però ero molto curioso, sia da appassionato di cinema quale sono, sia per cercare di capire qualche cosa di più sul successo di un’imprenditrice.


Ho aperto i social network, si, proprio quel luogo mistico dove gli imbecillì prendono parola e le persone intelligenti fanno “coglions watching” senza intervenire. Pieno invaso di status indignati sul successo di Chiara Ferragni Unposted. “Ma dove andremo a finire”, “bei gusti di merda”, “siamo messi male”. Si, siamo messi male, perché non c’è nessuno tra questi trogloditi che si sia fermato un secondo e abbia provato a pensare “non è che magari è lei quella brava e noi siamo tutti degli imbecilli?”.


Per quanto uno possa non simpatizzare per la figura mediatica dei Ferragnez, e vi assicuro io sono tra questi, è innegabile che la Ferragni abbia creato un impero. Stiamo parlando di una donna che in 7 anni è riuscita a tirare su un’azienda che produce un giro d’affari di 20 milioni di euro all’anno. Ed è in crescita. La Ferragni è stata inserita tra le under 30 più ricche del mondo da Forbes ed ora c’è un documentario che parla della sua vita. 


Forse sarebbe il caso di fare un controllino sul proprio conto in banca e dare un’occhiata alla propria popolarità, e poi al massimo aprire bocca e fare un confronto. Dubito però che siano in tanti a poter vantare un curriculum così. Gli altri sono più sul livello “chivvesencula”.
Ribadisco, che possa risultare simpatica o meno, la Ferragni è amata e cercata in tutto il mondo. Ma come nelle migliori tradizioni del “nemo profeta in patria” da noi viene considerata spesso e volentieri una sfigata, ed ecco che il film su una imprenditrice di successo viene percepito da un branco di imbecilli come se fosse un film sulle coppie di Temptation Island. Per fortuna in molti hanno scelto di riempire le sale. Se avevo voglia prima di vedere il film, dopo aver letto i commenti su Facebook non vedo proprio l’ora di andare a foraggiare le casse della Ferragni che almeno fa qualcosa per dimostrare di meritarsi il successo che ha. Bacioni. 


p.s. Indignati parte seconda quando Fedez ha dichiarato che la critica cinematografica non vale più un cazzo. È vero! O meglio, non conta più come prima.