Chi ha detto che la discoteca è solo per giovani?

Ma chi l’ha detto che la discoteca sia solo per giovani? Siamo abituati ad auto censurarci dopo una certa età perché “sono troppo vecchio per andare a ballare” oppure “ci sono ragazzi giovani, sono fuori luogo”. Forse non é proprio piacevole andare a ballare passati i 40/45 e ritrovarsi in compagnia di ragazzi dell’età dei propri figli, ma questo non significa che non si debba più andare a ballare o che le discoteche siano solo per i giovani. Qual è il problema? Mancano serate dedicate ad un pubblico più adulto. O forse non da tutte le parti.


Da un paio d’anni elogio il fatto che in Sardegna, ad Alghero, ci sia chi è stato in grado di organizzare una festa o se preferite un format dedicato ad un pubblico over 40. Vi sembra impossibile da realizzare? Lo sembrava anche a me, poi ho partecipato a quella serata e ho visto arrivare oltre 2000 persone tra i 40 ed i 70 anni. Mi sono chiesto come fosse possibile, e la risposta che mi sono dato è “bisogna crederci e metterci impegno” come in tutte le cose.


Quello che mi sconvolgeva di più era il fatto di riuscire ad attirare così tante persone di quel target, quando normalmente in discoteca è difficile raggiungere anche solo un pubblico di 25/30 anni di media. Il segreto è tutto negli organizzatori e nelle pubbliche relazioni che appartengono a quel target di età e che si sono affidate alle amicizie, e non come oggi alla pubblicizzazione tramite social. Poi sicuramente il fatto di organizzare l’evento in una piccola comunità come quella di Alghero, ha aiutato perché ci si conosce tutti.


La serata, con le sonorità anni 70/80/90 ma anche qualcosa di più recente, con i dj dell’epoca è un successo.  Mi sconvolge sempre vedere come quella generazione sia in grado di divertirsi molto meglio di come lo facciamo noi. Al primo disco, tutti in pista a ballare occupando l’intero spazio del locale, senza accalcarsi davanti alla console. Ballano qualunque canzone, qualunque genere, senza sosta e si divertono senza pretese. Altri tempi. 


Fa sorridere vedere come le foto ed i video dei cellulari siamo scattate in orizzontale, lontano da ogni logica social, e che un “su le mani” porti tutti a batterie a tempo, dopotutto non si tratta della drop generation. 
Insomma, servirebbero più serate così!